Palazzo della Ragione Fotografia di Milano
Piazza Mercanti, oggi appartato angolo del centro storico e isola pedonale a pochi passi dal Duomo, era in origine a forma quadrata e tra il 1228 ed il 1251, su decisione dei Rettori del Comune, fu adibita a Nuovo Broletto nel centro cittadino, in sostituzione del vecchio che si trovava nell’area dove oggi sorge Palazzo Reale. “Broletto” deriva da Brolo, che nell’alto medioevo indicava un prato recintato o una piazza alberata, dove esercitare la giustizia. La piazza all’epoca comunicava con i sei quartieri storici della città – sestieri – attraverso altrettante arcate corrispondenti alle sei porte della cerchia delle mura medioevali.
Qui si svolgeva la vita dell’antico comune ed è qui che l’attività economica e commerciale di Milano, che all’epoca contava circa 10.000 edifici e 100.000 abitanti, fiorì per molti secoli. Nella piazza si radunava infatti il popolo con i Consoli di Giustizia, i diversi Reggitori e Capitani del Popolo e i Magistrati. Dal balcone o ”parlera” della Loggia degli Osii – oggi ancora visibile – si comunicavano “annunci”di interesse generale, editti e sentenze. Qui si trovava anche la “pietra dei falliti”, i beni sequestrati dei quali venivano messi all’asta.
Nel 1228 al centro della piazza iniziò la costruzione dell’attuale Palazzo della Ragione. Il progetto fu avviato dal Podestà Aliprando Fab(v)a da Brescia e inizialmente prevedeva la costruzione del solo portico aperto come luogo per assemblee, arbitraggi e ordinanze. Nel 1233, al tempo del Podestà Oldrado da Tresseno – il cui altorilievo equestre, di scuola dell’Antelami, è ancora oggi visibile nella facciata del palazzo che guarda verso la piazza – il porticato venne alzato di un piano con la costruzione di una grande sala superiore.
Durante i lavori venne ritrovato un piccolo bassorilievo con l’emblema della“scrofa semi-lanuta”, posizionato poi sopra il pilastro del secondo arco della loggia a piano terra e tutt’ora visibile. Si tratta probabilmente della più vecchia insegna cittadina, presumibilmente d’epoca romano-celtica, forse etrusca. La realizzazione di questo grande spazio coperto, dove si riunivano anche mercanti, banchieri e notai, rese l’edificio fondamentale per la vita economica oltre che politica della città.
Il Palazzo fu detto “delle Ragioni” perché qui si rendeva al popolo anche ragione, civile e penale, da parte dei Giudici. I loro simboli erano il Gallo ed il Cavallo, a rappresentare la vigilanza e la celerità della giustizia. Nel XVI secolo il Palazzo subì numerosi adattamenti e nel 1770/73, per volere di Maria Teresa d’Austria, un ulteriore intervento opera dell’architetto Francesco Croce – autore della guglia maggiore del Duomo-Madonnina e della Rotonda di via Besana – dotò il Palazzo dell’ultimo piano, un sopralzo ad ampie finestre ovali l’edificio divenne così sede dell’Archivio Notarile, raccogliendo tutte le carte depositate presso i notai di Milano e della provincia, destinazione questa che mantenne fino al 1961.
Le cinque giornate di Milano sceglieranno il tetto del Palazzo per lasciare il loro segno: danneggiato da una cannonata, l’edificio viene riparato nell’aprile del 1848. Nel 1939 il Comune di Milano diventa proprietario del Palazzo della Ragione e negli anni Ottanta, dopo lavori di consolidamento strutturale, restauro conservativo e architettonico, lo destina a spazio espositivo.
[Altre info: www.palazzodellaragionefotografia.it]
Eventi in programma:
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