Dal 4 al 7 novembre al Teatro Fontana: Farsi silenzio e Io sono. Solo. Amleto
Dal 4 al 7 novembre il regista, autore e attore Marco Cacciola presenta a sere alterne, al Teatro Fontana di Milano, due produzioni Elsinor dove il tessuto sonoro si fonde e dialoga con l’artista sulla scena.
Farsi silenzio, creato con la drammaturgia di Tindaro Granata, nasce da un pellegrinaggio artistico alla ricerca (laica) del sacro, alla riscoperta della lentezza e del silenzio.
Destinato a pochi spettatori per volta dotati di cuffie, lo spettacolo vuole essere un tentativo di lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significato.
Io sono. Solo. Amleto, invece, parte dal testo shakespeariano per attraversare i dubbi che fondano il nostro tempo: dal rapporto tra padri e figli alla relazione tra leader e società, dalle dinamiche di potere, sia nella dimensione pubblica che in quella privata, alla ricerca di una giustizia che si specchia nella vendetta.
4 e 6 novembre (ore 19.30): FARSI SILENZIO
Spettacolo di e con Marco Cacciola
drammaturgia Tindaro Granata
suono Marco Mantovani
produzione Elsinor Centro di produzione Teatrale
con il sostegno di Armunia Centro di residenza artistica Castiglioncello – Festival Inequilibrio
partner tecnico SILENTSYSTEM®
durata dello spettacolo: 80 minuti
Al termine del racconto si esce più leggeri, con la sensazione piacevole di non essere soli nei tormenti dell’esistenza, di avere molti compagni di viaggio non del tutto inconsapevoli. (C F. Conti, La Stampa)
Farsi silenzio. Per fare spazio e prendersi tempo.
Il progetto nasce da un pellegrinaggio artistico, alla ricerca del sacro in ogni dove.
Uscire dai propri luoghi e predisporsi ad accogliere l’inaspettato è un gesto semplice e potente, così come ogni volta che si inizia un viaggio nell’ascolto dell’altro da sé.
Lo spettacolo è un viaggio alla riscoperta della lentezza, del silenzio attraverso la quotidianità della vita. Gli spettatori verranno dotato di cuffie, in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato.
In un’epoca in cui l’immagine è così prepotente, il tentativo è lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significato: c’è bisogno di silenzio.
5 e 7 novembre (ore 19.30): IO SONO. SOLO. AMLETO
Spettacolo di e con Marco Cacciola
drammaturgia a cura di Marco Cacciola e Marco Di Stefano
con testi originali di Marco Cacciola, Lorenzo Calza, Marco Di Stefano, Letizia Russo audio live e video Marco Mantovani
luci Fabio Bozzetta
assistente alla regia Carlotta Viscovo
produzione e distribuzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale
si ringrazia InBalia / Residenza IDra / Manifattura K
Durata spettacolo: 70 minuti
Niente male davvero… un esempio felice di come si possa lavorare su un super classico, in questo caso sul Classico per eccellenza, senza rimanerne servi ma facendone una manipolazione ragionata. (Elena Scolari, PaneAcquaCulture)
Il 5 e il 7 novembre è in scena Io sono. Solo. Amleto, monologo polifonico in cui Marco Cacciola incarna i diversi personaggi del mito shakespeariano alternando alle parole dell’opera una partitura scenica originale composta da testi inediti, audio live e video che interagiscono in modo dinamico con l’attore.
Lo spettacolo nasce da alcune domande da cui l’interprete di Amleto parte per indagare i propri confini.
Come si fa a “uccidere un padre che è già “morto” e che di vendicarlo proprio non si ha voglia…? Bisogna davvero “ereditarne il nome” e seguirne i passi sulla terra? O meglio risolversi a lasciarlo riposare sotto quella terra e seguire i propri passi, rischiando pure di sparire?
E così, in questo non-luogo, misterioso e di passaggio, sono destinati a sprofondare alcuni personaggi dell’Amleto, ognuno portatore di un tema e di una rinnovata visione sulla vita e sulla morte, ognuno interpretato dallo stesso uomo, Solo.
Il progetto parte dal testo shakespeariano per attraversare i dubbi che fondano il nostro tempo: dal rapporto tra padri e figli alla relazione tra leader e società, dalle dinamiche di potere, sia nella dimensione pubblica che in quella privata, alla ricerca di una giustizia che si specchia nella vendetta. Il mito di Amleto incarna perfettamente il travaglio della crisi di conoscenza contemporanea. Siamo noi a essere Amleto: sopraffatti dal Pensiero, impossibilitati all’Azione.
La drammaturgia, la recitazione e la regia collaborano a esplorare zone di confine, tra attore e personaggio, palco e platea, realtà e finzione, prendendosi il rischio di provare a conquistare l’essere, lo stare.
Una ricerca tra la prontezza e l’azione.
Una riflessione sull’Identità. La Solitudine. L’Arte.
Io sono. Solo. Amleto.
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INDIRIZZO | DATA E ORARI
Teatro Fontana, Via Gian Antonio Boltraffio, 21, Milano – Dal 4 al 7 novembre 2020 alle ore 19.30
COSTI
- INTERO € 21,00
- GIOVEDÌ SERA € 17,00
- CONVENZIONI* € 17,00
- OVER 65 / UNDER 14 € 10,00
- UNDER 26 € 15,00
- TEATRO IN BICI € 15,00
- PREVENDITA E PRENOTAZIONE € 1,00
- DANZA € 16,00
- DANCE CARD € 8,00
- CONVENZIONATI DANZA € 12,00
INFO
Telefono +39 02 6901 5733 (attivo dalle 09:30 alle 18.00 da lunedì a venerdì)
Email biglietteria@teatrofontana.it
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