Da venerdì 8 aprile a domenica 10 aprile in scena al Teatro Sala Fontana di Milano lo spettacolo “La monaca di Monza” di Giovanni Testori, messo in scena dalla compagnia (S)Blocco5.
I lettori di e@m possono usufruire di uno sconto sull’acquisto dei biglietti, pagando 12€ a persona (invece che 14€). Per ottenere lo sconto, scrivete una mail con oggetto “La monaca di Monza – Convenzione Eventiatmilano” a stampa.fontana@elsinor.net, mettendo in copia eventiatmilano@gmail.com e indicando il numero di persone e la replica a cui si vuole assistere.
Una volta effettuata la prenotazione, riceverete conferma dalla biglietteria del Teatro Fontana. I biglietti così prenotati, attraverso una delle due modalità descritte sopra, potranno essere acquistati e ritirati presso la biglietteria, entro 45 minuti prima dello spettacolo.
1591: Marianna de Leyva divenne monaca assumendo il nome di Suor Virginia Maria. Vent’anni dopo, durante il processo che la vide coinvolta per l’omicidio della conversa Caterina Cassina da Meda, dichiarò di essere stata chiusa in monastero dai suoi contro la propria volontà. Accusato con lei, il conte Gian Paolo Osio, suo amante da quasi dieci anni. Nel 1610 Suor Virginia fu murata viva in una cella larga due metri per tre, con un solo foro nella parete per ricevere cibo e aria. La condanna prevedeva che rimanesse rinchiusa per il resto della vita ma fu il cardinale Federico Borromeo, colpito dall’eccezionalità del percorso di redenzione della monaca, a liberarla tredici anni dopo e a lasciarne la prima testimonianza scritta. Ad essa si ispirerà Alessandro Manzoni, che trasformò suor Virginia in una delle più famigerate e controverse icone letterarie di tutti i tempi.
La scelta di un autore come Giovanni Testori nasce dal desiderio di dare risalto alla parola: una parola italiana, pura, letteraria ma dotata di una forza sanguigna straordinaria.
Il rapporto carnale-sacro che Testori ha con la “parola” è affascinante in questa sua “Monaca di Monza”, un personaggio che riesce — come poche altre figure — a rappresentare il binomio fede/peccato, ribellione/pentimento: punto nodale del corpus del poeta lombardo.
Lo spettacolo è un dialogo tra Suor Virginia e i principali artefici della sua monacazione forzata e del suo calvario dal carcere familiare a quello monastico fino a quello penale. I personaggi si muovono in un universo mentale fatto di ricordi e reviviscenze; la scenografia scura, fatta di poche e semplici linee, restituisce l’idea di un non-luogo nel quale volti e parole galleggiano in cerca di una rivendicazione che dia senso al dolore e agli errori della vita. Suoni, luci e musiche (tutte selezionate all’interno di un repertorio che va dal 1570 fino al 1630, periodo nel quale si svolsero i fatti) vanno e vengono come echi di una verità che appare solo a lampi e continuamente scompare, abbandonando l’uomo nel silenzio del vuoto e del NIENTE.
DOVE | QUANDO
Teatro Sala Fontana, Via G.A. Boltraffio, 21, Milano – Da venerdì 8 a domenica 10 aprile 2016
COSTI
Riduzione per i lettori di eventi@milano: 12€ (invece di 14€)
PREVENDITA
www.teatrosalafontana.it
www.vivaticket.it
ORARI SPETTACOLI
Venerdì – sabato ore 20.30 domenica ore 16.00
LA COMPAGNIA
Produzione (S)BLOCCO5
di Giovanni Testori
Regia e interpretazione Yvonne Capece, Walter Cerrotta
Disegno luci Anna Merlo
Scenografie e costumi Yvonne Capece, Walter Cerrotta
Immagini e video Luca Scarparo, Gianluca Nanni, Mirko Mirabella