Campanile aperto a S.Vittore Accesso alla cella campanaria@San Vittore Martire

Campanile aperto a S.Vittore Accesso alla cella campanaria@San Vittore Martire - Altre info

Campanile aperto a S.Vittore
Accesso alla cella campanaria@San Vittore Martire


Quando>> Sabato 5 Maggio 2012, dalle ore 10:30 alle ore 17:30
Dove>> Basilica di San Vittore al Corpo, via S. Vittore 25, Milano
Costi>> Ingresso gratuito
Info>> info@campanariambrosiani.org, http://www.campanariambrosiani.org/

Campanile aperto a S. Vittore – Milano

Per la festa patronale di S. Vittore Martire la Federazione Campanari Ambrosiani apre le porte della sua sede.
Dalle ore 10:30 alle ore 17:30 sarà possibile accedere in piccoli gruppi guidati alla cella campanaria ed assistere di persona al suono a festa delle campane.

I visitatori, una volta percorse le scalinate e giunti sulla cima del campanile, a circa 50 metri d’altezza, oltre che ammirare il panorama affascinante che si affaccia sul centro di Milano, potranno toccare direttamente le campane e capirne i meccanismi di funzionamento e le tecniche che permettono di suonarle armoniosamente.
I maestri campanari saranno a disposizione del pubblico per illustrare i particolari, la storia e le tradizioni dei campanili milanesi. 

Alle ore 17:30 sarà la volta del concerto a corda per la messa Vigiliare.

In collaborazione con Parrocchia di S. Vittore al CorpoLe Voci della Città.

Informazioni sulla chiesa di San Vittore al Corpo>>
La chiesa di San Vittore al Corpo era la basilica degli Olivetani che abitavano nell’annesso convento, oggi sede del Museo della Scienza e della Tecnologia. Le notizie sul primitivo edificio sono incerte anche perché, con la ricostruzione avvenuta nel ‘500, sono rimaste pochissime tracce della struttura originaria.

Nel XII secolo l’arcivescovo di Milano, Arnolfo, affidò la basilica ai benedettini di San Vincenzo in Prato che costruirono il convento annesso, grazie alla disponibilità economica che avevano raggiunto.

All’inizio del XVI secolo il complesso passa agli olivetani e a partire da questa data inizia la sua trasformazione radicale. Al progetto della nuova chiesa lavorò Vincenzo Seregni ma il progetto definitivo è opera di Galeazzo Alessi, che proprio in quegli anni era impegnato nella costruzione di Palazzo Marino.

L’interno della chiesa è rivestito di una ricchissima decorazione a stucco e affreschi della fine del Cinquecento. La maggior parte dei dipinti è invece posteriore, opera di artisti lombardi del primo Seicento. L’attuale facciata della chiesa è incompiuta: la fronte si presenta in due ordini, l’inferiore è scandito da dodici lesene, il superiore da quattro paraste che reggono un frontespizio rettangolare.

Da non perdere>>
Sono numerose le parti e le opere da ammirare in questa chiesa che sono state realizzate da artisti importanti. Ercole Procaccini lavorò alla cappella di San Giuseppe, mentre del fratello Camillo sono le tre tele con Storie di San Gregorio nell’abside destra del transetto. Dello stesso artista è la decorazione pittorica della piccola cappella di San Vittore che si trova in sacrestia. Di particolare pregio è il coro ligneo in noce realizzato alla fine del Cinquecento con la storia di San Benedetto.

Interessanti, sotto il profilo artistico, sono anche le opere d’intaglio della sacrestia. Da ammirare anche la volta riccamente decorata, impreziosita da immagini religiose con angeli e santi. Di sicuro impatto visivo è l’interno della cupola con gli affreschi di Daniele Crespi e di Guglielmo Caccia Moncalvo.