Ferragosto a Milano e dintorni: tantissime possibilità per tutti i gusti, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Ferragosto nel verde:
Al Monte Stella, in zona QT8, sono stati organizzati dal CAP 20151 degli spazi per grigliare in compagnia dalle 15.00 in poi.
Nell’ambito della rassegna Verdestate, Parco Sempione ospita una serie appuntamenti di sport, cultura, musica e intrattenimento in piazza del Cannone.
Il programma prevede al mattino attività “sportive” di stretching e l’incontro culturale I poeti del ‘900. Nel pomeriggio sfilata brasiliana, grande festa e, a seguire, canzoni e balli liscio e cover dagli anni ‘60 a oggi con l’orchestra Calipso Band.
Arte e cultura:
Sarà possibile visitare i musei civici milanesi ad ingresso gratuito.
Al Museo del Novecento sarà possibile visitare le mostre Tecnica mista: come è fatta l’arte del Novecento, Beppe Devalle: collages degli anni Sessanta, Episodi dell’arte a Milano-Libri d’artista ed editoria negli anni Settanta 1969-1980.
Al Museo Archeologico è in programma la mostra Suoni silenti mentre al Pac c’è la mostra Elad Lassry.
A Palazzo Reale sarà possibile vedere Fabio Mauri-The End, Addio anni 70 e infine Close to me di Susan Philipsz.
Palazzo Morando ospita la mostra ad ingresso gratuito Maglifico! Sublime Italian Knitscape, recensita in un post precedente, che svela gli aspetti creativi e produttivi della maglieria nella moda e nella vita quotidiana.
Aperte e gratuiti anche il Museo del Risorgimento-Palazzo Moriggia, il Museo di Storia naturale e i Musei del Castello Sforzesco (Museo d’Arte antica, Pinacoteca, Museo delle Arti decorative, Museo degli strumenti musicali, Raccolte extraeuropee, Museo egizio, Raccolte archeologiche preistoria e protostoria e la mostra ‘Bramantino a Milano’), in aggiunta a quelli già a ingresso libero, come l’Acquario civico e la Galleria d’Arte Moderna.
Nell’ambito dell’iniziativa Dentro chi legge, promossa dall’Assessorato della Cultura, saranno aperte per la prima volta anche le sale di lettura di alcuni dei musei cittadini, tra cui il Castello Sforzesco, Palazzo Morando, Palazzo Moriggia e il Museo del Novecento.
Di seguito sono riepilogati gli orari di apertura delle diverse sale di lettura.
CASTELLO
Sala della Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” e Civico Archivio Fotografico
Orario: 10-13 e 14-17
Biblioteca d’Arte
Orario: 10-13 e 14-17
PALAZZO MORIGGIA
Sala Trasparente: piano terra con 50 posti, lettura e consultazione dei cataloghi e delle pubblicazioni dell’istituto
Orario: 9-13 e 14-17:30
PALAZZO MORANDO
Tre sale a piano terra con 50 posti, lettura e consultazione dei cataloghi e delle pubblicazioni dell’istituto
Orario: 9-13 e 14-17:30
GAM
Sala Parnaso al primo piano, con 8 posti lettura
Orario: 9-13 e 14-17:30
ACQUARIO
Sala piano sotterraneo, con 20 posti, lettura e consultazione dei cataloghi e delle pubblicazioni dell’istituto
Orario: 9-13 e 14-17:30
MUSEO DEL NOVECENTO
Sala didattica ‘Il museo in una stanza’ con 10 posti lettura
Orario: 9:30-19:30
Concerto e fuochi d’artificio al Castello Sforzesco:
Come anticipato in un post precedente, l’evento clou per ferragosto è il concerto straordinario dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, a piazza del Cannone dalle 22.30 in poi.
La musica sarà quella di Georg Friedrich Händel: i milanesi e gli ospiti italiani e stranieri potranno ammirare gli splendidi fuochi d’artificio di Bob Caselli, in una cornice che si ispira dichiaratamente al modello delle feste di corte settecentesche.
Sagre fuori Milano:
A Barzio, località Fornace (LC), vi attende la sagra delle sagre, con esposizione e vendita dei prodotti e delle attività della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, degustazione ed eventi musicali.
La locandina con l’elenco degli appuntamenti in programma è disponibile su
Fondazione Forma:
– Le luci di New York di Saul Leiter: fotografie, pitture e polaroid dipinte in collaborazione con Howard Greenberg Gallery, New York
– Zingari di Josef Koudelka: sono esposte, in prima mondiale, le 109 immagini del volume Cikáni (zingari in ceco) che Josef Koudelka aveva progettato nel 1970, prima di lasciare la Cecoslovacchia, effettuando un lavoro di ricognizione fotografica delle comunità gitane dell’Est Europa.