Curiosità a Milano: Alberghi Diurni Cobianchi, da moderni centri benessere a luoghi di promozione turistica
Vi raccontiamo la storia di due luoghi di Milano da cui probabilmente siete passati spesso. Il primo affaccia su Piazza Duomo, via Silvio Pellico, mentre l’altro è in piazza Oberdan (fermata MM1 Porta Venezia). Sono entrambi ingressi dell’Albergo Diurno Cobianchi.
Gli alberghi diurni nacquero da una geniale idea dell’imprenditore bolognese Cleopatro Cobianchi intorno al primo decennio degli anni ’20 per offrire “a chi viaggia e a chi non viaggia” un bagno pubblico dove ristorarsi dalle fatiche di un viaggio o semplicemente per usufruire dei servizi offerti all’interno degli stessi in un’epoca in cui, fra l’altro, le stanze da bagno non erano diffuse nelle abitazioni civili ed in cui solo i più ricchi potevano permettersi il lusso di viaggiare.
Non dobbiamo pensare, però, che si trattasse di bagni pubblici come oggi siamo abituati a concepirli, bensì di una specie di antenati dei moderni centri benessere ed in cui erano offerti anche altri servizi.
In essi erano presenti stanze da bagno, docce, gabinetti, parrucchieri, barbieri, pedicure e manicure ma anche cabine telefoniche, rivendita di biglietti ferroviari, lavanderie a vapore e altri servizi particolari come il noleggio di ombrelli o la manutenzione di cappelli da uomo e donna dallo stile curato.
Gli alberghi diurni erano famosi per l’igiene e, spesso, per gli ambienti molto lussuosi: la decorazione e gli arredi erano affidati alla più grandi firme dell’epoca e ritenuti i migliori esempi del liberty e dell’art decò italiani.
Il primo albergo diurno fu aperto a Bologna nel 1911 ed è stato attivo fino al 1998. Altri alberghi furono aperti a Milano, Brescia, Verona, Padova, Parma, Imola, Pisa, Ancona, Terni, Roma, Napoli e Palermo.
A Milano il primo albergo fu costruito nel 1924 in zona Duomo, via Silvio Pellico, aperto fino al 2003 quando è stato riconvertito per ospitare lo IAT, Ufficio di informazione e accoglienza turistica.
Dal 2008 lo spazio ex Cobianchi è stato ulteriormente rinnovato ed oggi è un’area polifunzionale interattiva che si appresta a diventare uno dei luoghi simbolo della promozione turistica di Milano in vista dell’appuntamento con Expo 2015.
L’altro albergo diurno a Milano fu costruito in Piazza Oberdan (fermata MM1 Porta Venezia) nel 1925 ed è stato attivo per trent’anni per poi essere completamente abbandonato nel 1996 ad eccezione del coiffeur Ajello che ha lasciato l’ultimo negozio dell’albergo diurno nel 2003.
Ancora oggi sono visibili alcuni ambienti e decori (come la pavimentazione) ma il luogo è rimasto abbandonato ed ignorato a lungo.
Fortunatamente, grazie al FAI – Fondo Ambiente Italiano ed al sostegno del Comune di Milano, è stata promossa un’opera di pulizie e revisione di questi luoghi.
Da Domenica 9 marzo, infatti, circa 50 volontari dell FAI si sono impegnati a riabilitare l’albergo che sarà visitabile, eccezionalmente, sabato 22 e domenica 23 marzo nell’ambito della XXII edizione delle Giornate FAI di Primavera.
L’albergo Diurno sarà accessibile dalle 10 alle 17 (corsie preferenziali per i possessori della tessera FAI).
Visite guidate all’Albergo Diurno Venezia di Milano col FAI
Nel mese di dicembre 2015 e gennaio 2016 è previsto un ciclo di visite guidate straordinarie all’Albergo Diurno Venezia organizzate dalla Delegazione di Milano del FAI – Fondo Ambiente Italiano.
A partire dal giorno 5 dicembre 2015, sarà possibile visitare il bene nei seguenti orari di apertura: ogni mezz’ora a partire dalle ore 10.15 fino alle 17.45, per una durata di circa 35 minuti e per gruppi di massimo 20 persone.
Aperture straordinarie dell’Albergo diurno Venezia: dal 5 all’8 dicembre 2015; sabato 12 e 19 dicembre 2015 e sabato 9, 16 e 23 gennaio 2016.
Non è possibile effettuare prenotazioni alle visite. Ulteriori info scrivendo a faidiurno@fondoambiente.it
Giulia Minenna