Tra Malpensa e Linate, gli aeroporti di Milano hanno fatto registrare 2 milioni e 900mila passeggeri: numeri che dicono che è stato recuperato il 90% del traffico di prima dello scoppio della pandemia da coronavirus.
La stagione estiva 2022, dunque, pare avere tutte le carte in regola per garantire un netto miglioramento dei conti della Sea, vale a dire la società aeroportuale che si occupa della gestione degli scali di Malpensa e di Linate e che ha dovuto fare i conti – sia in senso metaforico che in senso letterale – con i bilanci in rosso del periodo della pandemia.
Invece, sia su Milano che sul resto della Lombardia si è assistito a un ritorno di turisti che garantisce spiragli di ottimismo.
Le prospettive per il futuro
Va detto che non ci sono numeri certi per il momento, ma si parla unicamente di aspettative e di proiezioni.
C’è di che rasserenarsi, in ogni caso, perché il trend è quello di un miglioramento complessivo che potrebbe favorire anche il ritorno dei turisti in arrivo dai Paesi stranieri.
Nel complesso il sistema di Malpensa e Linate nel mese di giugno è arrivato a 2 milioni e 900mila passeggeri, tenendo conto sia delle partenze che degli arrivi, e solo nei primi cinque giorni di luglio i passeggeri che si sono serviti degli aeroporti meneghini sono stati mezzo milione.
Come detto, ad ora è stato recuperato il 90% del traffico di turisti del 2019, ultimo anno prima del Covid, secondo ciò che viene affermato dalle ricerche a proposito del sistema turistico regionale.
Per la stagione autunnale non ci sono certezze ma tutto lascia pensare che – a dispetto della guerra in Ucraina e della crisi energetica – si stia tornando, anche se in maniera graduale, ai livelli di tre anni fa.
Quali sono le destinazioni privilegiate
I turisti che cercano di capire quale parcheggio scegliere a Linate hanno, invece, le idee chiare a proposito delle destinazioni migliori: nel novero delle mete più apprezzate ci sono, infatti, la Sardegna e la Sicilia, mentre per quel che riguarda l’estero i Paesi che attirano più persone dagli aeroporti di Milano sono la Grecia e la Spagna, con un ruolo decisivo giocato dalle Canarie.
Va segnalato, ad ogni modo un importante aumento dei numeri relativi al continente americano, significativo dopo i due anni di chiusura da cui siamo reduci.
Dal punto di vista del bilancio, in realtà, una iniziale inversione di tendenza si era già notata nel 2021. Sea nel corso dell’esercizio 2021 ha servito un totale di 13 milioni e 900mila passeggeri, con un dato in crescita di quasi il 47% in confronto al precedente esercizio.
Anche se lo scorso anno gli effetti della pandemia da coronavirus non si erano ancora esauriti, ci sono stati segnali di leggera ripresa, anche per merito della campagna di vaccinazione che ha dato il la a una riduzione delle restrizioni relative agli spostamenti.
L’aviazione generale e quella commerciale
Attraverso lo scalo di Malpensa Prime e quello di Linate Prime, l’aviazione generale ha conosciuto una gestione complessiva, nel corso del 2021, di oltre 27mila movimenti, con un aumento di più del 74% rispetto al 2020, ma addirittura in crescita anche in confronto al 2019, con un rialzo di oltre l’11%.
In ripresa anche l’aviazione commerciale; infatti tra il 2020 e il 2021 la crescita dei movimenti su base annua ha superato il 34%, tenendo conto anche dell’attività cargo, e la crescita dei passeggeri è stata di circa 4 milioni e 400mila unità, quasi del 47%.
Degno di nota anche il load factor, pari al 63%, cioè in aumento del 5% rispetto a due anni fa.
Il settore cargo
Risultati da primato per il settore cargo, con numeri migliori addirittura di quelli del 2019: si parla di 743 milioni di chili di merci trasportate, con una crescita di oltre il 45%.
Questo risultato, fra l’altro, mette in evidenza la funzione svolta dalla Cargo City di Malpensa in qualità di polo principale per gli scambi e di base logistica di Dhl.
Tutti i settori di business hanno garantito un aumento dei ricavi di gestione. In particolare per i ricavi aviation la crescita è stata di 50 milioni e 900mila euro, mentre per i ricavi non aviation si è arrivati a un aumento di 24 milioni e 800mila euro.
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