“Dove ci sono le nuvole ci sono gli angeli”. Blind date per Claudio Abbado, una serata per ricordare il Maestro.
Un incontro al buio fatto di parole, musica e silenzi. Puro ascolto, emozionante e vero, perché in fondo è l’ascolto ciò che ci permette di entrare in connessione con gli altri. “Un’eccellenza etica e musicale d’Italia” raccontata in maniera genuina attraverso stralci di vita, episodi belli e dolorosi, pagine di grande successo scritte grazie alla bellezza, alla musica e alla cultura.
Claudio Abbado era un uomo di spessore, con idee salde e ben strutturate. Al di là del grande direttore d’orchestra c’era un uomo che ha trovato nella musica il punto di riferimento attraverso cui orientare gli episodi della sua vita.
Da “Viva Bartók”, la scritta che impresse su un muro durante la Seconda Guerra Mondiale (che gli valse una visita in casa della Gestapo, in cerca del “Partigiano Bartók), all’unione felice con i musicisti del “Sistema” in Venezuela, all’idea mai abbandonata di puntare sui giovani e sull’educazione musicale accessibile a tutti, Abbado ha più volte espresso negli anni ciò che credeva indispensabile per un mondo più bello.
Parla la sua vita, in simultanea risponde la sua musica, in un naturale, leggero passaggio di testimone. Il podio, la bacchetta – o meglio una penna – e i musicisti sono stati la sua casa culturale e spirituale attraverso cui rinnovarsi sempre, ritrovandosi continuamente nuove idee e stimoli nella testa. La malattia lo ha indebolito, certo, ma come lui stesso ammetterà lo ha reso più sensibile e vicino al concetto di naturalezza ed essenzialità della propria condotta. Più volte critico nei confronti della politica, da lui intesa come un mezzo necessario per poter intraprendere comunemente percorsi educativi a favore dei più piccoli, Abbado va via timidamente e senza troppo chiasso, in una fredda notte del gennaio 2014. Lasciando un’eredità costruita nel segno dell’integrità etica e morale e, ovviamente, della musica. Tanta, buona musica.
In esordio il 15 e 16 ottobre al Teatro Libero di Milano, Blind Date per Claudio Abbado – Orazione civile gode del supporto di Sony Classical, che fornisce la liberatoria per l’ascolto dei brani originali dei cd del Maestro, mette a disposizione i dischi affinché il secondo obiettivo del lavoro sia raggiungibile già sul posto, con la vendita dei cd, e ha fatto debuttare l’opera in anteprima nazionale lo scorso luglio al Music Festival di Madesimo (SO) con grande riscontro di pubblico e critica.
L’obiettivo dell’autore, della compagnia e degli stessi referenti Sony, che hanno sposato la voglia divulgativa del progetto, è di portarlo nei teatri che hanno apprezzato Abbado, ma anche nelle biblioteche, nei circoli culturali e, se possibile, nelle scuole.
Andrea Pedrinelli, come operatore culturale, porta Giorgio Gaber nelle scuole dal 2003; ha scritto ed interpreta un concerto teatrale dedicato a Enzo Jannacci, approvato dall’artista in vita, incentrato sulla lezione musicale ma soprattutto etica del grande cantautore milanese.
Gli Eccentrici Dadarò, compagnia di teatro attiva su più fronti e pluripremiata, si sono distinti nel tempo per saper miscelare lo spettacolo con i contenuti: sia sul fronte del teatro per le scuole che su quello della prosa tradizionale. E Rossella Rapisarda, tra i fondatori della compagnia lombarda, ha al suo attivo preziosi lavori dedicati a Cechov e Alda Merini, oltre ad essere interprete del progetto di Pedrinelli su Gaber e regista di quello su Jannacci.