Dal 12 al 18 novembre al Teatro Libero di Milano va in scena La leggenda di Redenta Tiria |
Lo spettacolo, che prende le mosse dal romanzo omonimo dell’autore sardo Salvatore Niffoi, va oltre la semplice rappresentazione per diventare via via rito ancestrale che lega pubblico e interprete in un’atmosfera magica e sospesa, fatta di racconti e storie dal sapore antico, intrise di tradizioni e di credenze popolari. Non un semplice spettacolo quindi, ma un evento che si rinnova sera per sera, in una comunione collettiva fra attore e pubblico.
Abacrasta, il paese delle cinghie da cui muove il racconto, non si trova in nessuna enciclopedia o carta geografica. È un luogo immaginario eppure verosimile, situato nel cuore della Barbagia, terra avara e rocciosa, intriso di quella “religione” della vita che emerge in filigrana in questa favola cruda e bellissima.
Corrado d’Elia si serve di una lingua “ibridata”, una commistione di italiano e limba sarda; un vero e proprio concerto di voci, un flusso che si dispiega con naturalezza, con un accento forte e riconoscibile. È un registro linguistico che persuade e avvince, in grado di esprimere le tensioni di una terra in cui la natura condiziona ancora fortemente la vita dell’uomo e capace di parlare ad un pubblico vasto e universale. Accompagna il racconto la voce magica e incantata di Marisa Sannia, una musica che sa di terra, di magia e di meraviglia, il cui suono penetra nel profondo mistero della vita e della morte.
Corrado d’Elia sarà accompagnato dalla voce magica e incantata di Marisa Sannia |