Il Grafene, la nano particella spessa appena un atomo di carbonio scoperta nel 2004 da due scienziati dell’Università di Manchester, André Geim e Konstantin Novoselov, è realmente al centro di una rivoluzione tecnologica con una miriade di applicazioni pratiche: dalla biomedicina all’ambiente, alle costruzioni, alla mobilità, alla costruzione di computer potentissimi e miniaturizzati, così come di tablet pieghevoli da infilare nel taschino.
Potete scoprire il Grafene, le sue proprietà e le sue applicazioni grazie alla mostra “Grafene, il futuro in 2D, come ci cambierà la vita”, aperta al pubblico dal 25 giugno al 3 luglio, weekend escluso, nell’antico chiostro della Università Statale di Milano, presso il Colonnato di Largo Richini.
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Micrografia di un foglio di grafene increspato
Mesoscopic Physics Group, University of Manchester |
Le installazioni in mostra sono state realizzate da dodici studenti delle università milanesi, alunni del Collegio di Milano, durante un project-work durato diversi mesi.
Il percorso della mostra comincia da una descrizione del mondo nanotecnologico (pannello 1) di cui il Grafene è protagonista (p. 2).
Prosegue illustrando lo stato dell’arte degli investimenti economici, brevettuali e di risorse coinvolte nel mondo (p. 3,4).
Continua e finisce con la descrizione delle aree tecnologiche dove è stato stimato esserci le applicazioni che avranno il più alto impatto sulla sostenibilità: mobilità, architettura e materiali, medicina e genetica, energia e elettronica (p. 5,6,7,8).
Qui sotto il video prodotto dalla European Graphene-Flagship initiative che spiega alcune delle proprietà che fanno del Grafene un materiale sempre più oggetto di attenzione per le singolari qualità e al centro della ricerca tecnologica per tutte le sue possibili applicazioni.
DOVE | QUANDO
Università Statale di Milano, Ingresso via Festa del Perdono, 7 – Milano
Dal 25 giugno al 3 luglio 2013, esclusi sabato e domenica, dalle 10.00 alle 19.00
COSTI
Ingresso libero
INFO
http://www.collegiodimilano.it