Scritto e ambientato nei primi anni ottanta, “Le 5 rose di Jennifer” racconta di una transessuale napoletana che vive in un quartiere-ghetto alla periferia di Napoli, che insegue il suo sogno d’amore nella foto di Franco, un uomo conosciuto tre mesi prima in discoteca e di cui attende la visita.
Tutta l’opera cresce intorno a quest’attesa e la protagonista alterna momenti scanzonati di allegria e di
euforia con altri di malinconia e disperazione, chiusa nel suo monolocale-castello di illusioni, e i suoi unici contatti con il mondo sono il telefono (a cui rispondono sempre le persone sbagliate) e la radio, che manda le canzoni dei suoi miti (Patty Pravo, Mina, Milva) ma anche la notizia di un serial-killer che si aggira nel quartiere ammazzando travestiti e lasciando sul loro corpo cinque rose rosse.
Quest’opera, scritta nel 1980 da Annibale Ruccello, drammaturgo, regista e attore scomparso nel 1986 a soli trent’anni, è più che mai attuale e universale e mette in scena le aspirazioni, i sogni, di una trans che sogna di essere una donna, di avere una “banale” vita normale, ma è anche la cifra della sua profonda solitudine, della consapevolezza che i propri sogni hanno un retrogusto di illusione e che fanno tanto male, nonostante lei si aggrappi con le unghie ad essi per poter andare avanti.
Questo allestimento, molto spartano e amatoriale, è il frutto unico della passione di un gruppo di amici che nella vita fanno tutt’altro che recitare, innamorati delle opere di Annibale Ruccello, e che hanno deciso di mettere in scena Jennifer perché ad un certo punto hanno capito di non poterne fare a meno.
Questa per gli attori è la prima vera rappresentazione fatta in un teatro e la seconda in assoluto.
Cast
Jennifer – Ernani Arria
Anna – Giulio Raucci Regia: Sergio Biscuso.Collaborazione alle voci Giusi Arria